Via Giulia 2 (Ora Via Matko Laginja 2)

Croazia, Pola


Luogo esistente
Scheda vuota

Il 30 0ttobre 1904 James Joyce, dopo quattro ore di navigazione sulla motonave bielica Graf Wurmbrand del Lloyd austriaco partito dal Molo San Carlo di Trieste, arriva a Pola, dove il bergamasco Almidano Artifoni, il quale li attende sul molo, gli ha trovato una cattedra presso la Berlitz School che dirige.

La paga che gli viene riconosciuta per questo incarico, pari a 2 sterline alla settimana per 16 ore di insegnamento, consente a James e alla compagna Nora (la quale sui documenti risulta sua moglie per evitare rogne burocratiche) l’affitto di una stanza ammobiliata con cucina al secondo e ultimo piano della casa che si trova al numero 2 di via Giulia, a una manciata di metri dalla scuola, che si trova letteralmente dietro all’angolo.

L'Irish Homestead pubblica invece Dopo la corsa , che in seguito rientrerà fra i racconti raccolti in Gente di Dublino . Continua inoltre a scrivere capitoli di Stephen Hero, a cui decide di cambiare titolo: Ritratto di un Artista da Giovane.


In questo periodo, insegnando alla Berlitz, stringe amicizia con il direttore della sede polesana, rappresentante locale di Artifoni, il toscano Alessandro Francini Bruni, anch’egli insegnante, e con il collega Marckwardt, i quale, docente di Tedesco, gl’impartisce lezioni in Tedesco in cambio di ripetizioni d’Inglese.
James parla già Italiano, studiato a Dublino, ma l’idioma da lui imparato è per certi versi arcaico, obsoleto, non è una lingua viva, ma quella degli scrittori classici.
Da par suo, Nora inizia a studiare Francese nella speranza che James presto diventi abbastanza ricco da potersi trasferire a Parigi.
Quel momento di prosperità è però molto lontano: la stessa assistente di Francini Bruni, Amalija Globocnik deve prestare dell’acetilene alla coppia per la lampada e non può fare a meno di notare lo stato di povertà in cui vivono i Joyce, i quali si presentano a ogni sua visita con lo stesso vestito. Mancando un tavolo adatto, James è costretto a scrivere stando sul proprio letto. Nora cucina a casa sia a pranzo che a cena (cosa che in futuro non farà più), ma per godere di qualche comodità e del riscaldamento i due spesso alla sera si recano al Caffè Miramar for the evening, dove James legge il Figaro.
Essendo al corrente dell’indigenza della coppia e dello stato interessante di Nora, la quale sta affrontando con difficoltà il gelido inverno polesano in quella stanza priva di stufa, Francini Bruni mette a disposizione il secondo piano della propria casa in via Medolino 7 dove Nora e James si trasferiscono a metà gennaio del 1905.



La casa a tre piani è ancora presente, quasi di fronte a una famosa catena di fast food. Di struttura molto semplice, presenta decorazioni geometriche in una combinazione tenue di colori alternati giallo e celeste.

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