Scheda completata 
All’inizio del novembre 1917, i Joyce lasciano la Pensione Villa Rossa e si spostano alla più confortevole Pensione Daheim, citata sul frontespizio manoscritto dell’Ulisse, dove rimarranno fino a gennaio.
Fitto è in questo periodo il carteggio con Claud Sykes, ex attore del West End e ora occupato presso il consolato britannico di Zurigo, il quale ha l’incarico di dattilografare i primi capitoli dell'Ulisse, Telamachia, che James ha appena finito di scrivere in bella*: fra correzioni richieste da James e delucidazioni espresse da Claud, il quale trascrive tutto con la macchina da scrivere prestatagli da Rudolf Goldschmidt , ma trova la grafia dell’Irlandese alquanto ostica, molte sono le lettere scambiate fra i due.
È qui che James Joyce incontra la dottoressa Gertrude Kaempffer, una 26enne che si sta riprendendo dalla tubercolosi a Orselina, sopra Locarno: scesa in funicolare per far visita ad amici ospiti della Pensione Daheim, viene presentata allo scrittore, che, colpito da quell’alta donna tedesca dai modi apparentemente sottomessi, troverà il modo di reincontrarla nei pressi del Casinò e di prestarle una copia di Ritratto dell’Artista da Giovane e di Musica da Camera.
Nonostante la donna, la quale sembra apprezzare James come intellettuale ma allontanarlo come pretendente, lo respinga, egli proverà ad avviare con lei una corrispondenza erotica una volta rientrato a Zurigo, utilizzando un indirizzo di fermoposta, come fa Bloom in Ulisse.
Il racconto delle sue fantasie e della sua prima esperienza sessuale disturberanno Gertrude e lo scambio epistolare si esaurirà in fretta, ma lei, insieme alla più accondiscendente Marthe Fleischmann, sua vicina a Zurigo, saranno le muse ispiratrici di quella Gerty MacDowell che, nell’Ulisse, stuzzica Leopold Bloom, il quale si masturba al riparo da una roccia, e che viene citata addirittura sedici volte all'interno dell'opera.
A dicembre James Joyce scrive a Claud Sykes che Nora non sembra per nulla beneficiare della lunga vacanza: ha dei crolli nervosi, è sempre malata: lo scrittore non sa se abbandonare la pensione e trasferirsi in un appartamento oppure abbandonare Locarno e tornare a Zurigo, dove il clima non è poi così peggiore rispetto a Locarno, dove la famiglia Joyce affronta anche una tempesta di neve e un terremoto.
Il 6 gennaio del 1918, James scrive a Ezra Pound che sta partendo alla volta di Zurigo, dato che non sta dando lezioni per cui è a corto di denaro. In attesa di trovare nuovo alloggio, gli lascia come indirizzo di riferimento quello del signor Ugo Moggi, Friedenstrasse 7 a Zurigo.
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